I Webmaster esistono ancora??
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Gianfranco Viasetti
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A cosa servono oggi i Webmaster?
Webmaster e Web Designer
Articolo scritto il 20 Giugno 2024
C’erano una volta i Webmaster, i “maestri” del web
Per la verità anche nel 2024 c’è ancora qualche creatore di siti web che si autodefinisce Webmaster.
Forse è perché non fanno nulla che li differenzi dai colleghi, e allora non hanno idea di come farsi chiamare, a parte appunto Webmaster.
Ma cosa significa “Webmaster”?
25 anni fa il termine webmaster esprimere il concetto “Io sono in grado di creare un sito Web, so far tutto quello che serve per far funzionare un sito”.
Ma davvero il Webmaster esiste ancora?
In realtà, oggi il termine Webmaster tende ad avere un significato molto generico, e il concetto “io so far tutto” ha perso la sua accezione positiva. Oggi chi pretende di fare tutto, probabilmente non sa fare niente in maniera adeguata.
Alla fine degli anni ’90 il Webmaster aveva un senso. In quel periodo esistevano solo i siti statici in HTML e pertanto non servivano specializzazioni particolari per poterli fare.
Bastava usare Microsoft FrontPage oppure conoscere il linguaggio HTML.
La SEO, ossia l’ottimizzazione di un sito per i motori di ricerca era una scienza pressoché sconosciuta, almeno in Italia.
Esistevano pochi siti web e talmente pochi “webmaster” che sapessero qualcosa di SEO, che bastavano alcune conoscenze basilari su come funzionavano i motori per vedere il sito appena pubblicato in prima pagina su Altavista o Infoseek.
Valeva il famoso detto “In un mondo di ciechi, chi ha un occhio solo è RE”.
Poi arrivò Google e le cose si fecero un tantino più difficili
Era necessario pagare i colleghi americani che vendevano informazioni su come fare un sito per finire in prima pagina. In Italia non si trovava nulla di utile.
La nascita degli specialisti SEO
Ed ecco che nacque una nuova figura professionale: lo specialista SEO.
C’erano SEO che creavano anche siti e SEO che si occupavano solo di ottimizzare i siti creati da altri.
Ricordo che una nota web agency di Padova specializzata in SEO aveva come slogan "Facciamo solo questo!" per differenziarsi dai tanti colleghi che si procramavano specialisti sia nella creazione di siti web che in SEO.
Dopo qualche anno molti webmaster iniziarono a creare siti in Flash e diventarono specialisti in Flash. Poi alcuni si misero a creare siti dinamici e si proclamarono esperti in WordPress, in Joomla.
Google cambia gli algoritmi
Ad un certo punto Google cambiò i suoi algoritmi. Non era più sufficiente giocare con title, titoli, sottotitoli o sulle keyword visibili o nascoste per ottenere la prima pagina. Bisognava avere contenuti originali.
Ecco che allora molti webmaster iniziarono a spacciarsi per content manager, ossia specializzati nella creazione di contenuti.
Poi iniziarono a seguire le sirene dei siti ecommerce. Nacquero così gli specialisti in Prestashop, WooCommerce e Magento.
Col passare degli anni, dato l’enorme aumento di siti presenti in rete, i creatori di siti web si resero conto che la SEO non bastava più. Servivano contenuti in grado di convincere i visitatori che erano approdati sul sito giusto per loro.
In altre parole non era più sufficiente essere in prima pagina.
Nacquero così altre figure professionali: il copywriter, ossia lo specialista in scrivere per vendere, lo specialista in email marketing e quello in web marketing.
Poi presero piede i social. Facebook in primis
Nacquero così i social media marketing e gli ads manager.
Il webmaster, in altre parole, non esiste più. Nessuno oggi può fare tutto quanto da solo. È indispensabile specializzarsi verticalmente in una singola disciplina.
Ah! Poi ci sono i Web Designer.
In genere sono grafici che non trovando più clienti che vogliono carta intestata, volantini, depliant e brochure perché “fanno tutto con internet”, hanno deciso di mettersi a disegnare siti web.
Il problema è che quasi tutti fanno un sito come fosse un depliant o una brochure. Non hanno capito che l’obiettivo di un sito è diverso. È essere trovato da chi non ci conosce e convincelo a contattarci.
La brochure la dai al potenziale cliente che viene da te. Il sito
invece è il potenziale cliente che deve trovarlo.
Una brochure non ha
l’esigenza di essere ottimizzata per Google.
Un sito web sì.
In conclusione, chi oggi si presenta come webmaster non ha appreso nulla dalla vita :-) E i Web Designer che progettano siti web come fossero brochure, pure.
Senza contare che quasi tutti creano siti in WordPress, e con WordPress difficilmente si ha bisogno di “disegnare” un sito.
Ci sono a disposizione migliaia di bellissimi template già pronti, al
prezzo di soli 50 euro. Al limite il cliente chiede qualche piccola
variazione al tema scelto.
Buon lavoro.
Gianfranco Viasetti
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